sabato 10 gennaio 2015

# Diario di viaggio # Italia

127.0.0.Sirmione - Giorno 1

E’ a causa delle festività natalizie e del mio compleanno che ci cade preciso nel mezzo come un dito in un occhio, che non sono riuscita a postare prima, pertanto auguro a tutti quanti i miei lettori un buonissimo anno nuovo con un pelino di ritardo. 

Per farmi perdonare vi racconterò dove sono stata e vi darò qualche dritta che vale la pena seguire, se vorrete spendere qualche giorno sulle rive del lago di Garda, nella magnifica Sirmione. Dopo il Natale e il Capodanno, io e consorte ci siamo goduti tre giorni di totale relax fra le bellezze lacustri di questa lingua di terra mezza lombarda e mezza veneta. Immagino che tutti quanti voi conoscerete anche solo di fama la graziosa Sirmione; forse per le famose acque termali o forse per le Grotte di Catullo. 

Sirmione, ovviamente, è molto più di questo. Essendo piccina è facile girarla tutta a piedi in un solo giorno, ma vi assicuro che per gustarla al meglio è bene spenderci almeno un paio di notti. L’ideale sarebbe come abbiamo fatto noi, venerdì, sabato, domenica, per ripartire verso casa il lunedì. Evitate l’alta stagione e, se potete, evitate persino l’automobile: i prezzi di qualsiasi cosa sono molto alti e la coda per entrare in paese è chilometrica. Sirmione ha un pro e un contro, in questo senso: è di una bellezza straordinaria, ma è anche schifosamente turistica.

Ma partiamo dal principio, che ne dite?


Dov’è questo gioiellino tutto italiano? 

Sirmione si trova sulla costa sud del lago di Garda, in fondo a una stretta lingua di terra lunga però 4 chilometri. Arrivando da Sud-Est incontrerete prima Peschiera del Garda, mentre se arrivate da sud-Ovest, passerete per Desenzano. Questo punto è molto importante se deciderete, come vi ho consigliato, di abbandonare a casa l’auto e usare il treno perché a Sirmione non c’è la stazione e dovrete scendere in una delle due cittadine appena nominate. Se, come me, venite da Bologna, le due soluzioni migliori sono:

1 – treno fino a Verona Porta Nuova -poco più di un’oretta- e corriera fino a Sirmione -1 ora-

2 – treno fino a Verona Porta Nuova, cambio treno fino a Peschiera del Garda -15 minuti- e bus fino a Sirmione -15 minuti-

Come spero saprete, il lago di Garda è il più grande lago italiano. Misura 16 chilometri di larghezza (diciamo da Ovest a Est) per ben 52 chilometri di lunghezza (da Sud a Nord) per un totale di circa 370 chilometri quadrati. Arriva alla profondità di quasi 350 metri, quindi è un bacino d’acqua veramente enorme.

Sirmione, questo piccolo paesino da fiaba, si trova sotto la provincia di Brescia e vive sostanzialmente solo di turismo, motivo per cui vi ho sconsigliato di farci un salto in alta stagione. Il suo passato, che eviterò di raccontarvi per non ammorbarvi gli zebedei con una tediosa lezione di storia, risale all’epoca romana, quindi sappiate che le cose da vedere non sono così poche come può sembrare. Chiunque vi dirà “E’ minuscola e si vede tutto in un giorno solo, non vale la pena restare a dormire”, mentirà sapendo di mentire o peggio, crederà di averla visitata davvero, solo perché magari un giorno è andato a farsi un gelato sotto la Rocca Scaligera o un bagno alle terme.

Le possibilità di alloggio sono molteplici, poiché la concentrazione di hotel e B&B in così pochi chilometri quadrati è spaventosamente alta. Potrete dormire “dentro porta”, ovvero nel centro storico di Sirmione, come ho fatto io, oppure lungo la lingua di terra che passa da Colombare e arriva fino alla costa a sud del lago di Garda, esattamente in mezzo fra Desenzano e Peschiera. Il mio consiglio è quello di passare la notte nel cuore di Sirmione, così da non dover per forza utilizzare la macchina. La corriera vi scaricherà proprio fuori le mura del Castello Scaligero, oltrepassate le quali, sarete in pieno centro. Lungo la lingua di terra ci sono abitazioni e hotel, nient’altro, perciò a parte una lunghissima passeggiata, non potrete fare granché. Anche prendere un caffè vi sarà difficile. Per questo vi consiglio di “saltare i preliminari” e andare direttamente al sodo, nel cuore di Sirmione storica.

Come ho detto prima, per l’alloggio c’è l’imbarazzo della scelta che verrà influenzata sicuramente dalla capienza dei vostri portafogli. Personalmente ho scelto una soluzione medio bassa (meno di 50 Euro a testa a notte in alta stagione per letto e colazione). Un tre stelle che però non ha niente da invidiare a hotel più lussuosi. Certo, non avrà il ristorante, le terme interne, la mega TV o il frigobar, ma è in una posizione a dir poco meravigliosa -per me il punto più bello di tutta la penisola-, fa una colazione spaziale con ogni ben di Dio, la coppia di Parma che lo gestisce è di una gentilezza e disponibilità disarmante e le stanze sono calde, profumate -una cosa strana e piacevolissima-, silenziose, confortevoli, pulite in maniera impeccabile e dalle finestre si gode di una vista mozzafiato. L’hotel in questione è il Meublè Grifone e se siete in coppia chiedete la stanza numero 28. Mi ringrazierete. Ecco un assaggio di quel che dico.




Dopo essere arrivati e aver sbrigato le pratiche con l’hotel, vi consiglio di passeggiare per i vicoli del centro e godere di tutta la sua bellezza. Fermatevi nei negozietti, fatevi un gelato e non abbiate paura di infilarvi in pertugi che possono sembrare proprietà privata, perché spessissimo non lo sono affatto. Sono anfratti che magari sboccano sul lago, in un angolino isolato e pittoresco che non vi aspettereste assolutamente. Come questo:


Da ottobre a marzo i battelli che collegano Sirmione alle altre località del Garda non girano, ma se il vostro intento è fare solo un giro in barca per ammirare il profilo della penisola e perdervi nel suo immenso fascino, allora sappiate che immediatamente fuori dalle mura ci sono alcuni simpatici personaggi che per una cifra abbastanza ragionevole vi faranno passare una mezz’ora tra i flutti del lago facendo il giro tutto attorno al paese e spiegandovi anche cosa state guardando. Il mio consiglio? Fatelo… e se c’è, chiedete di Alberto.

Un’informazione che potrebbe risultarvi molto utile è che la prima domenica del mese, le attrazioni turistiche sono gratuite, perciò potrete risparmiare i 13 Euro a capoccia della Rocca Scaligera, i 6 delle Grotte di Catullo e anche entrare liberamente nei musei. E’ un risparmio notevole, fidatevi. Solo Rocca e Grotte, fanno 38 Euro se siete in due.

Se, come noi, arrivate di venerdì, il mio consiglio è quello di gironzolare senza meta per le vie del centro, prendere confidenza con le sue stradine e con la disposizione dei punti d’interesse, farvi un gelato, una birretta o uno spritz magari al Bar Moderno in Piazza Carducci, non tanto per la qualità del posto, che è comunque nella norma, quanto per la sua posizione strategica. Seduti fuori, in orario aperitivo, godrete di un tramonto favoloso che si riflette sulle acque del lago, da una piazzetta a dir poco deliziosa.

Come dite? Dove mangiare e bere?! Come per gli hotel, anche riguardo ai ristoranti, bar, ecc… c’è l’imbarazzo della scelta. Personalmente ho testato 7 localini, tutti nel cuore di Sirmione. Ve li elenco con un breve commento per ciascuno di essi.


Ristorantino piccolino e rinomato (prenotate o andateci molto presto, apre alle 19.00), ma molto affidabile e aperto anche in inverno. Si mangia bene, punto. Prezzi nella norma. Stiamo sui 40 euro a testa se prendete anche vino o birra. Se ho capito bene, il loro cavallo di battaglia è il risotto gamberi e zafferano che però va ordinato per un minimo di due persone. Un difetto? I tavolini troppo vicini. Non c’è molta privacy.


E' in Piazzetta Mosaici. Buonina per un pranzetto veloce o un aperitivo. Noi ci siamo andati a pranzo e abbiamo preso due piatti di spaghetti cacio e pepe. Buoni, non certo eccelsi come quelli che puoi trovare a Roma, ma comunque gustosi. Se potessi dar loro un consiglio, gli direi di usare i tonnarelli e non gli spaghetti. Con due Menabrea siamo stati sui 25 euro in totale. Abbastanza onesti.


Bellissimo ristorante che certamente dà il meglio di sé d’estate, con la sua terrazza sul lago a pochissimi centimetri dall’acqua e voltata verso il tramonto. Deliziosa la saletta più piccola, arredata con gusto e finezza. Personale molto gentile e molto attento. Si mangia ottimamente, spendendo più o meno come alla Fiasca, ma mangiando in un ambiente decisamente molto, ma molto più chic e a lume di candela. Un consiglio? Non avventuratevi in richieste fuori menù o variazioni senza prima chiedere esplicitamente e senza vergogna quanto vi costeranno, potreste avere pessime sorprese al momento di andare in cassa.


Piccola enoteca senza grandi pretese. Noi l’abbiamo testata a pranzo con due birre alla spina e due bruschette piuttosto buone. Ottimi prezzi e gentilezza del personale. Seduti fuori si sta bene perché l’enoteca è in un vicolo molto carino, riparato e con un passaggio di persone non eccessivo. Un paio di tavolini hanno persino dei comodi divanetti. I tavoli esterni sono tutti da due persone.


Bel ristorante, rinomato e di alta qualità. Servizio gentilissimo e simpatico. Si mangia molto bene. Abbiamo prenotato e contestualmente alla prenotazione abbiamo chiesto un tavolino appartato per festeggiare tranquillamente il mio compleanno e il personale si è ricordato la ricorrenza, portandomi, alla fine della cena, il dolce guarnito da una candelina. Piccoli gesti, ma secondo me molto importanti. I prezzi sono leggermente più alti dei due ristoranti già citati, ma se evitate di prendere antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, vino, caffè e e ammazza caffè, uscendo dal locale rotolando, beh… potete spendere il giusto e uscire comunque soddisfatti.


In questo posticino sotto un piccolo portichetto, ci siamo fermati solo per l’ammazza caffè e il giorno dopo per due spritz prima di cena. Prezzi onestissimi e personale gentile molto “alla vecchia”, come si dice qua a Bologna per intendere “alla mano”. E’ un posto dove è facile fare amicizia. Dicono che la pizza sia ottima!


E’ primo locale di cui vi ho parlato, in una piccola piazzetta sul lago, è un ottimo posto dove fare aperitivo gustandosi il tramonto. E’ aperto anche d’inverno e ha le stufe piramidali a fiamma continua sotto il grande dehor. Davvero suggestivo. Se dovessi dar loro un consiglio, gli spiegherei che Bloody Mary non si scriver Blady Mary!

Mi avevano parlato molto bene anche di un altro ristorante di cui non farò il nome; l’abbiamo scartato perché al suo interno – ma si vede anche da fuori, quindi a buon intenditor, poche parole… - c’è una vasca con le aragoste vive e per di più con le chele legate. Cosa completamente contraria all’etica, alla morale e mi auguro, un giorno, anche alla legge.

Per oggi mi fermo qua, ma torneremo a parlare di Sirmione fra qualche giorno!


La casa in pietra alla destra del Castello Scaligero, con quel piccolo balconcino e le due sedie di plastica bianche è il nostro Hotel Grifone e quel delizioso balconcino era la nostra stanza numero 28. 

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