domenica 12 luglio 2015

# Diario di viaggio # Messico

127.0.0.San Cristóbal de Las Casas, Chiapas - Messico - Giorno 8


San Cristóbal De Las Casas, Chiapas, Stati Uniti Messicani
17 Aprile 2007

Eccoci a parlare nuovamente del nostro viaggio in Messico e in Guatemala. 
Ci siamo lasciati sulle sponde del magnifico lago di Atitlán, nella turistica località che prende il nome di Panajachel. Il nostro ultimo giorno in Guatemala è trascorso all’insegna degli acquisti, visto che dovevamo finire i Quetzal che ci erano avanzati nel portafogli. Un lavoro duro, ma qualcuno doveva pur farlo! 
In mattinata abbiamo ripreso il nostro piccolo pullman e ci siamo diretti al confine. 


Carretera Interamericana 
La Mesilla è un villaggio nel comune di La Libertad, nel Dipartimento di Huehuetenango, ancora in Guatemala. 


Donne del posto che vendono viveri agli automobilisti di passaggio fermi, come noi, a posti di blocco.

A La Mesilla, siamo arrivati dopo ore di lunghe, desolate e assolate strade e una volta sbrigate le formalità doganali per rientrare in Messico abbiamo cambiato mezzo e ritrovato Silvia, la nostra guida messicana. Il pullman col quale girovaghiamo adesso, è bello grande, pulito e comodo. Molto meglio del vecchio e scarcassato trabiccolo guatemalteco. Dopo questa breve sosta utile e ristoratrice, ci siamo diretti verso la nostra prossima meta, lo Stato del Chiapas, nello specifico a San Cristóbal De Las Casas, dove ci siamo uniti a un altro gruppo di turisti di varie nazionalità.


Un tipico autobus messicano, da e per La Mesilla.
















Ora siamo 42 (che come si sa è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, sull'universo e tutto quanto) e in mezzo a queste 42 persone c’è un numero spropositato di rompicoglioni, giusto per usare un francesismo. Stavamo tanto bene in una decina… ma io dico, perché unire due gruppi a metà viaggio?! Va beh, dovremo tollerare questa fastidiosissima marmaglia di soggetti con la puzza sotto al naso e l’ombrellino bordato di pizzo per ripararsi dal sole, manco fossimo sul Nilo in un film con Poirot… 




Bene, dicevamo: San Cristóbal De Las Casas. In poche parole: una bellezza in pieno stile coloniale magnificamente conservata. Epperò non bastano poche parole, per un posto come San Cristóbal e anzi, di cose da raccontare ce ne sarebbero veramente tantissime. 


La Vallata. Fonte: Wikipedia
Cominciamo col dire che siamo in una fertile valle circondata dalle montagne della Sierra Madre; questa cittadina fondata nel 1528 da Diego de Mazariegos durante l'espansione spagnola verso il sud del Messico, oggi conta più di 120 mila abitanti divisi in varie etnie discendenti dai Maya, riconoscibili dai diversi colori del loro sgargiante abbigliamento. 
San Cristóbal è il fulcro economico e politico della regione di Los Altos de Chiapas. Il tratto di Cordillera che collega il Messico al Guatemala. Fu capitale del Chiapas prima dell’attale Tuxla Gutiérrez, ma attualmente si può comunque considerare la capitale culturale. 



Dagli anni settanta è diventata una meta turistica molto ambita e fa parte del gruppo delle Città Magiche o Pueblos Magicos, un’iniziativa votata al turismo, che raccoglie le città più belle sotto il profilo storico, culturale e ambientale. La splendida chiesa di Santo Domingo, risalente al 1547, esempio grandioso del barocco messicano, vanta un numero notevole di visitatori l’anno e non è da meno nemmeno il museo Na Bolom, situato nel Barrio (quartiere) el Cerillo, dove è possibile vedere una discreta collezione di reperti Maya.





San Cristóbal deve il suo nome al frate domenicano Bartolomé De Las Casas, che denunciò le vessazioni inflitte dai Conquistadores alle popolazioni locali; è suddivisa in piccoli quartieri, ognuno rinomato per un’attività particolare che vi si svolge, come ad esempio la lavorazione del ferro battuto, e la sua pianta "a griglia", sviluppata attorno al Parque Central, permette di visitarla a piedi molto facilmente. Le piazze sono dominate da chiese barocche, molte antiche dimore, sono state trasformate in Posadas con splendidi chiostri ornati da giardini e due templi, uno dedicato a San Cristóbal e uno alla Virgen de Guadalupe, sembrano vedette che osservano il centro da opposte colline. Le casette coloniali che bordano il parco sono basse e coloratissime, le strade sono in ciottolato e ad ogni angolo c’è un tipico mercato o anche solo alcune isolate bancarelle molto pittoresche. 



La cattedrale. Fonte: Wikipedia

Diverse strade sono chiuse al traffico e convergono verso la piazza centrale che porta vari nomi come Zocalo, el Parque Central, Plaza de 31 de Marzo o ancora Parque Vicente Espinoza, dove si trovano il Palacio Municipal, costruito nel 1885, un impressionante edificio storico che presenta una serie di archi sostenuti da colonne in stile classico, la cattedrale e la Chiesa di Santo Domingo, color senape; un incontro di influenze barocche, moresche e indigene di grande fascino. Prima che faccia buio è possibile ammirare la sua splendida facciata illuminata dal sole che tramonta. 



Il chiosco al centro dello Zocalo. Fonte: Wikipedia.

Questa zona della città è il centro nevralgico del turismo e degli stessi cittadini che soprattutto di sera amano ritrovarsi, magari ascoltando la musica dal vivo che viene suonata nel chiosco al centro della piazza da ottimi musicisti, per poi sparpagliarsi nei locali di cui la cittadina è piena. Gli ampi viali attorno allo Zocalo sono disseminati di comode panchine in ferro battuto e seduti lì si può godere di tutta la bellezza che questo luogo regala al visitatore.


San Cristóbal, vi assicuro, è magnifica.

Mansión del Valle
Ovunque si possono trovare agenzie di viaggio, scuole di lingua, piccoli cinema, musei, mercatini, botteghe, caffè e ristoranti. Insomma, la bohémien San Cristóbal De Las Casas è una cittadina molto famosa, attiva e piena di turismo; dalle comitive al singolo viaggiatore ‘zaino in spalla’. Vi sono anche moltissime soluzione per alloggiare in questa deliziosa città e per quanto ci riguarda, dormiremo presso lo splendido Mansión del Valle, in Diego de Mazariegos 39, Barrio de la Merced.

I coloratissimi fagioli del mercato. Fonte: Annalisa.
Domani ci aspetta una lunga escursione presso le comunità indigene che abitano queste montagne, perciò la giornata di oggi l’abbiamo passata a zonzo fra gli splendidi vicoli di questa piccola perla del Chiapas. Il Mercato Municipal, frequentato dagli Indios, è enorme e fra le sue bancarelle è possibile trovare soprattutto frutta e pescato. Il centro storico è abitato soprattutto da ladinos, mentre il popolo Maya lo si trova nei mercati, intento a vendere stoffe, coperte, abiti e artigianato in argento, legno e cuoio sulle bancarelle attorno alla chiesa di Santo Domingo o al mercato municipal, dove si può trovare di tutto, come peperoncino, frutta, erbe medicinali, verdure di ogni tipo, tantissime varietà di fagioli secchi meravigliosamente colorati e pannocchie arrostite con carne soffritta in sughi piccanti. 

Chiesa di Santo Domingo. Fonte: Wikipedia.
La cucina qui in Chiapas, ma in particolar modo a San Cristóbal, è unica rispetto a qualsiasi altra parte del Messico. Si possono assaggiare un numero spropositato di piatti a base di pollo, maiale e manzo preparati con erbe aromatiche molto particolari e condimenti locali che non troverete altrove. 
Questo video a dir poco meraviglioso, vi mostrerà San Cristóbal De Las Casas in tutto il suo splendore, cosa che io non sono riuscita a fare con le mie parole. Guardatelo e riempitevi gli occhi di bellezza. 



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