giovedì 12 ottobre 2017

# Helsinki Kiitos # InterView

InterView: Helsinki - Francesca


Rieccomi di nuovo qua a parlarvi della mia meravigliosa e amatissima Finlandia! Quest'oggi ho il piacere di ospitare un'amante della Terra dei Mille Laghi che mi somiglia molto e che durante il suo primo viaggio in quel di Helsinki, ha toccato le mie stesse tappe (ostello compreso), la prima volta che ci misi piede, anche se nel mio caso era capodanno. Sto parlando della simpaticissima Francesca. L'intervista che Francesca mi ha gentilmente rilasciato è riuscita a commuovermi in un paio di punti in particolare, perché fa riferimento a due pensieri che ho avuto anche io. Ah, quasi dimenticavo. Tutti gli scatti che vedete in questo post, sono suoi :)

Andiamo a sentire cosa ci racconta! 

Ciao Francesca! Innanzitutto grazie per aver accettato di fare quattro chiacchiere con me :) Cominciamo con una domanda facile facile: Cosa ti ha portato in Finlandia?


Ciao! È un piacere per me parlare della mia esperienza in Finlandia con qualcuno che la ama quanto me. Dunque, parecchi anni fa ho conosciuto, grazie a una mia amica, la band HIM ed essendo già appassionata ai Nightwish ho cominciato a informarmi sulla Finlandia con video, foto, pagine facebook sulla cultura finnica, ecc... diventando una finnofila incurabile! Dopo anni passati a desiderare di vederla, a guardare foto sperando un giorno di riuscire a visitarla, come viaggio di maturità mi sono regalata questa esperienza.
"Eccomi. 

Sono a Casa."
Cosa ti ha colpito in modo particolare?

Ti dirò: era il mio primo viaggio così sola e lontanissima da casa. Il mio primo viaggio in aereo. Ero terrorizzata. Ma sapevo che in poche ore sarei arrivata a realizzare un sogno con le mie sole forze, perciò la felicità superava la paura.
Appena arrivai ricordo la zaffata di aria gelida che nonostante fosse la fine di agosto mi investì la schiena quando la hostess aprì il portellone dell aereo. 

Allora pensai "Eccomi. Sono a casa."
Pioveva e l'aereo atterrando aveva fatto aquaplaning. Eppure messi i piedi per terra, la Terra dei Mille Laghi mi ha curato l'anima dal lungo viaggio accogliendomi con un meraviglioso arcobaleno davanti all'areoporto di Vantaa. Scegliere la cosa che più mi ha colpita è una dura scelta. Ogni angolo che guardavo era una sorpresa, un "Oddio questo posto l'ho visto in una foto e ora ci sto davanti!"
Ricordo con molto piacere la meravigliosa isola di Suomenlinna, il rumore del mare in riva al porto, la serata dell'ecologia in cui davanti alla Piazza del Senato i finnici hanno saltato in gruppo su dei castelli fatti di cartone da riciclare, e io mi sono unita a loro. Ho visto persino un ragazzo vestito da pantera rosa in pieno centro!




Esattamente quali zone della Finlandia hai visitato e quanto è durato il tuo viaggio?

Ho visitato solo Helsinki purtroppo, il budget permetteva quello. Ma l'ho visitata in lungo e in largo quasi sempre a piedi. Anche se ammetto, mi sarebbe piaciuto vedere più natura e spazi incontaminati ma avrei dovuto uscire dalla città di parecchi chilometri. Il viaggio è durato una settimana ed è stata una delle più belle della mia vita. Un giorno, spero presto, conto di tornare e poter visitare anche Turku, Rovaniemi, Tampere, Porvoo, Oulu e altre città.

Che ne pensi della cucina finnica?

Ho avuto modo di assaggiare poco ma quel poco che ho assaggiato mi è piaciuto! Ho comprato qualcosina al mercato sul porto la mattina che ho preso il traghetto per Suomenlinna; pesce, alcune deliziose bacche di bosco tipiche, un paio di dolcetti e facendo spesa all'Alepa ho potuto provare vari prodotti in commercio tipici finlandesi. M'informo spesso sulle ricette finlandesi per provarle anche a casa e devo dire che mi fanno venire l'acquolina.



Hai avuto modo di interagire con la popolazione del posto? E se sì, che idea ti sei fatta dei finlandesi?

Certo che sì! Cosa posso dire? Non so se si descrivono burberi al resto del mondo o il resto del mondo li descrive tali per una sorta di protezione. Per dire: "Noi siamo qua, ai margini del mondo e se ci fingiamo un popolo cupo nessuno ci rompe le scatole".  A me sono sembrati persone così carine ed educate! Sono matti, questo sì... ogni sera se ne inventavano una e in centro succedeva sempre qualcosa di strambo, cosa che adoravo. 
Ho potuto interagire molto con il padre di Ville Valo (il cantante dei HIM), Kari Valo, proprietario del negozio Aikuisten Lelukauppa in centro a Helsinki. È stato davvero gentile, mi ha chiesto da dove arrivavo, quanto sarei rimasta, se mi trovavo bene in città e mi ha augurato una bella settimana e di tornare presto, abbiamo chiaccherato un po' e mi ha detto che il figlio era in città e mi ha pure fatto lo sconto sulla band merch regalandomi in aggiunta un paio di cartoline! Quando chiedevo informazioni gli autisti di autobus e tram erano molto disponibili e gentili. Addirittura, un barista al Corona Bar mi ha scambiata per finlandese e parlandomi in finnico mi ha avvisata che stava per piovere. Questo lo posso dire, sono precisi da far paura. Non si sentiva un tuono, era limpido, ma dopo 5 minuti è arrivato il diluvio!

Dove hai alloggiato e che soluzione hai scelto?

Come alloggio ho scelto l'Eurohostel, un ostello per ragazzi vicino al porto e al centro. Un posto veramente carino, belle camere spaziose, sauna, wifi, buffet a colazione e cucina comune per prepararsi il pranzo. I bagni sono comuni, ma veramente super puliti, (come del resto le strade e ogni cosa in quel paese) moderni e in perfette condizioni, come anche le camere. Il personale è molto gentile.



C'è qualcosa che ti ha colpito negativamente della Finlandia?

A parte i prezzi astronomici per qualsiasi cosa? So che il costo della vita è alto in rapporto al guadagno dei cittadini e sembrava tanto a me, che arrivavo da casa con gli spicci di una liceale fresca di maturità e ricca solo di voglia di viaggiare. Tra qualche anno, quando avrò da parte qualcosa in più, ci tornerò e mi concederó più cose, anche se per quel che potevo, non mi sono fatta mancare niente!

Ti è sembrata una città efficiente o c'è qualcosa che tu cambieresti?

I mezzi erano sempre puntuali, puliti e ben organizzati. Biglietterie, musei e locali lo stesso, con personale disponibile e cordiale. Le strade, come dicevo prima, pulitissime, con scoli appositi per l'acqua che liberano la strada velocemente durante la pioggia fitta, le persone attraversano solo sulle strisce e gli automobilisti lasciano passare i pedoni. Roba che in Italia te lo sogni! Un altro tipo di cultura e civiltà.
Ho avuto occasione di visitare vari quartieri in periferia come Munnkkiniemi; è un posto tranquillo con parchi puliti e pieni di bambini. Non cambierei nulla, dovremmo anzi prendere esempio da loro!




Hai sicuramente comprato qualche souvenir, ci confidi cosa ti sei portata a casa?

Possiamo pure dire che ho svaligiato qualche negozio per tentare di portarmi a casa un pezzo di Finlandia sapendo bene che lì ci avrei lasciato un pezzo di cuore. Ho comperato: la bandiera finalndese, un classico, nel mercatino sul porto. Una calamita, una palla di quelle con la neve con la Cattedrale Luterana all'interno, un giubbino in pelle, la maglia dell'Hard Rock Cafè di Helsinki, una maglia degli HIM e un pupazzo di un polipetto all'acquario.
Si, lo ammetto, sono tornata squattrinata in patria!

Lì non so perché, 

ma il mare fa un rumore diverso: 

canta.

Che consiglio daresti a chi decide di visitare la Finlandia per la prima volta?

Innanzitutto se ci andate d'estate preparatevi a piogge torrenziali e a un tempo che cambia almeno tre volte in una giornata, quindi guardaroba per ogni clima. Si noterà che siete turisti solo per il fatto che, ad agosto con dieci gradi, voi siete in giubbotto e loro in infradito. Se sapete bene l'inglese andate sul sicuro, loro lo parlano molto bene. Solo, prendetevi del tempo per stare in silenzio qualche minuto al porto e gustatevi il rumore del mare. Lì non so perché, ma il mare fa un rumore diverso: canta. Respirate a fondo l'aria e se siete appassionati come me di metal made in Finland, capirete da dove i finlandesi traggono ispirazione per le melodie.



Hai avuto modo di visitare qualche museo, galleria d'arte o pinacoteca?

Ho visitato i musei sull'isola fortezza di Suomenlinna, il museo dei giocattoli, le chiese, il museo di guerra. In centro ho visitato il museo di arte moderna pieno di opere particolari e fantasiose, il rettilario e l'acquario in periferia, la Cattedrale Luterana, che mi ha lasciata senza fiato per la sua semplicità, eleganza e bellezza senza tempo. Ho visto la famosa chiesa nella roccia, magica all'interno quanto particolare. La Cattedrale di Uspenski, con una vista meravigliosa su tutta la città, e la Piazza del Senato. Mi rammarico di non aver fatto in tempo a visitare il parco divertimenti di Linnanmaki e almeno una pasticceria Fazer!

Ci racconti un aneddoto divertente sul tuo soggiorno finlandese?

Sono partita da casa che c'erano 40 gradi. Arrivata a destinazione ero tutta convinta di farmi un bel bagno in mare facendo la coraggiosa nonostante la temperatura, dopotutto vedevo alcuni finnici in costume sul porto e ho pensato "Vabbe, posso farcela, oggi c è il sole anche caldo, quasi quasi mi butto." Arrivata sull isola di Suomenlinna, faccio un giro sugli scogli per godermi la vista del mare e quasi quasi cadevo molto sgraziatamente per via del muschio. Stati attenti si scivola da morire! Comunque... arrivata sulla spiaggetta, immergo una mano in acqua per verificare e.... la mano esce blu e gelata. E lì sono morte tutte le mie speranze di farmi un bagno. Mi sono limitata a stare seduta sulla sabbia a guardare il mare.

Ti sei goduta un po' di movida notturna? Che locali hai frequentato?

Non molto... diluviava davvero parecchio la sera e, avendo camminato molti chilometri a piedi di giorno, dopo cena ero distrutta.
Una sera sono stata al Corona Bar e al Tavastia, dove ho visto che la settimana seguente (i giorni in cui partivo) si sarebbero esibiti i 69eyes, che rabbia, io li adoro! Ho visitato l'Hard Rock Cafè e le feste che organizzavano nella piazza centrale, tra cui anche una parata con tanto di banda che sfilava! Devo dire però che oltre una certa ora la città diventa tranquillissima e silenziosa, quasi deserta.




Ecco il momento Marzullo. Fatti una domanda e... datti una risposta!

Se ti chiedessero di mollare tutto e partire per Helsinki domani, lo faresti?

Sì! Assolutamente sì. Di corsa. Ho già la valigia pronta! Mi manca troppo quella città, la sua atmosfera. Tutto. Ho fatto tantissime foto e le riguardo spesso quando sento troppo la mancanza di quella che mi piace chiamare " la mia seconda casa".

Ci salutiamo con un ultimo quesito! Se la Finlandia fosse:

Un colore: Decisamente azzurro.
Non so spiegare il perché. Forse il mare, i laghi o forse chiudendo gli occhi e respirando a pieni polmoni mi viene in mente l'azzurro quando penso a Helsinki.


Un sentimento: Dolce malinconia.
Non che la città sia malinconica, ma dopo tre anni non ha ancora smesso di mancarmi e ogni volta che dalla finestra entra uno spiffero d'aria fredda, soprattutto la sera, sorrido e penso alla mia amata Finlandia.


Un aggettivo: Familiare. 


Perché mentre ero là 
non mi sentivo né straniera né spaesata. 
Mi sentivo a Casa.

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